Starbucks in Italia: storia e città in cui si trova

Chi non ha mai sognato di passeggiare lungo la Fifth Avenue di New York con un caffè bollente tra le mani rigorosamente firmato Starbucks, il vento tra i capelli e, perché no, anche il classico cattivo odore dei carretti degli Hot Dog sotto al naso?

So di aver revocato un’immagine tipica delle scene più cult di Gossip Girl, ma sfido chiunque a dire di non aver mai sognato di essere Blair Waldorf che sfila per la città con il famoso bicchiere bianco tra le mani.

Dire che Starbucks sia la catena di caffetterie più famosa al mondo sembra essere abbastanza riduttivo. Attualmente, infatti, questa nota azienda con sede a Seattle gestisce oltre 30mila sedi in tutto il mondo in più di 70 paesi.

La storia di Starbucks

L’azienda è stata fondata nel 1971 da Jerry Baldwin, Zev Siegl e Gordon Bowker proprio a Seattle, partendo unicamente dalla produzione di chicchi di caffè. È stata poi venduta all’inizio degli anni ’80 a Howard Schultz che, dopo un viaggio di lavoro fatto proprio nella nostra Italia (precisamente a Milano) decise di trasformare il negozio in un coffeeshop dove era possibile acquistare e consumare bevande a base di caffè.

Anche la scelta del nome ha alle spalle una storia molto curiosa.
Si dice infatti che il nome “Starbuck” sia stato preso dal primo ufficiale di coperta di Moby Dick, preferito a “Cargo House” e “Pequod” sempre presi dallo stesso romanzo.

In un’intervista, però, Bowker affermò che la scelta del nome non era legata al romanzo di Moby Dick, per cui ciò fu considerata una semplice coincidenza. Questo anche perché Bowker e Heckler possedevano un’agenzia pubblicitaria ed erano fermamente convinti del fatto che le parole che iniziassero con “st” davano più enfasi alla pronuncia.
Infatti, stilarono un vero e proprio elenco con tutte le parole che iniziavano in questo modo, soffermandosi principalmente su Strarbo, una città mineraria nel Cascade Range.

Fu poi nel 1987 che Starbucks iniziò ad aprire i suoi primi punti vendita fuori Seattle, fino ad arrivare nel 1992 ad avere ben 140 sedi e nel 2020 a circa 30 mila store in tutto il mondo.

Il primo Starbucks (1971) nel Pike Place Market di Seattle

Starbucks in Italia

Nonostante Starbucks sia diventato in così pochi anni un colosso mondiale in termini di caffetteria e, perché no, anche di pasticceria, in Italia prima del 2018 non c’era alcuna sede.

Questa fu una scelta di Howard Schultz, presidente e amministratore delegato dell’azienda, dettata da una precisa riflessione: “gli italiani non considererebbero minimamente la possibilità di bere del caffè in un bicchiere di carta o di plastica, né tantomeno camminando o guidando“.

È infatti chiaro a tutti che la cultura del caffè in Italia è ben diversa dal resto del mondo. Si preferisce un caffè corto a quello lungo, prenderlo in un momento di pausa e condivisione piuttosto che di corsa mentre si va al lavoro, ma non per questo bisogna precludersi all’idea di un cambiamento e innovazione, oltre che di arricchimento per il paese e le nuove generazioni.

Per nostra fortuna, nell’ ottobre del 2015 iniziò ad aprirsi un piccolo spiraglio di comunicazione tra Starbucks e l’imprenditore italiano Antonio Percassi e nel 2016 ci fu il primo comunicato ufficiale che annunciava l’apertura, nel 2018, del primo Starbucks Italia a Milano.

Esterno del primo Starbucks di Milano, Piazza Cordusio.
Interno del primo Starbucks di Milano, Piazza Cordusio.

Non parliamo di un semplice Starbucks, ma fu inaugurato a Palazzo Broggi e rappresenta la prima e unica Roastery europea, dove a dominare è la vera essenza del caffè. Successivamente, poi, fu aperto a Corso Garibaldi il primo Starbucks arredato con i suoi prodotti originali, per poi raddoppiare in Via Durini.

Ad ottobre del 2019 toccò poi anche a Torino, diventando così proprio quest’ultima la seconda città italiana con uno store targato Starbucks.

Starbucks di Torino, Via Bruno Buozzi.

Attualmente Milano conta ben nove store Starbucks all’interno della città, Torino invece soltanto uno.

Negli ultimi anni però Starbucks sta pensando di ampliare la sua presenza all’interno del nostro paese: è prevista infatti l’apertura di ben 15 punti vendita l’anno nelle maggiori città italiane, quali Roma, Firenze, Venezia, Padova, Torino, Verona e Bologna.

Una vera e propria crescita non solo in termini culturali ma anche economici e sociali. Le varie aperture di Starbucks a Milano hanno portato a più di 400 nuove assunzioni, aggiungendo all’interno del menù piccoli pezzi della tradizione italiana come il frappuccino al gusto Tiramisù.

Sebbene Starbucks abbia grandi progetti per l’Italia, sembrerebbe (almeno per il momento) non puntare molto sul Sud.

È chiaramente difficile riuscire a sradicare determinati principi e tradizioni come quella del caffè fatto solo con la moka o dell’espresso consumato nel tradizionale bar, ma è pur vero che Starbucks fonda il suo successo sull’innovazione e sulla praticità, e quindi esattamente il contrario di ciò che ci dice la tradizione del caffè “napoletano”.

Parliamo di due concetti diametralmente opposti, che fanno difficoltà ad incontrarsi ma che possono tranquillamente co-esistere: se sono di fretta e ho bisogno di un caffè da bere al volo, vado da Starbucks; se voglio concedermi un momento di chiacchiere e relax, mi rifugio nel tradizionale bar.

I prodotti Starbucks

Aldilà della fama acquisita tramite store presenti in tutto il mondo, Stabucks negli ultimi anni ha deciso di operare anche attraverso la distribuzione di prodotti che, in genere, si trovano soltanto all’interno dei propri negozi.

Il primo fra tutti è sicuramente il FRAPPUCCINO, e già il nome ci presenta un mix di frappè e cappuccino freddo con ghiaccio tritato e abbondante panna. È stato lanciato sul mercato in confezioni da 250ml ed è disponibile in vari gusti, come caffè, mocha, vaniglia e caramello.

Pioniere della linea Starbucks è il caffè in polvere.
Non potevano infatti assolutamente mancare confezioni di caffè aromatizzato ai vari gusti da poter preparare comodamente a casa.

Fanno parte del set Starbucks Roast & Ground la variante al cacao e alle noci, la miscela Colombia (dal sapore intenso con un leggero retrogusto alla nocciola), Blonde Espresso (più dolce del solito), Verona Dark (aromatizzata al cioccolato fondente) e tanti altri.

Dalla collaborazione con Nescafè nasce invece la linea di capsule.
Ogni kit contiene ben 12 capsule di facile utilizzo, compatibili con la maggior parte delle macchine da caffè. A spiccare, in particolare, sono i gusti Latte Macchiato, Cappuccino e Caramello.

Starbucks infine lancia anche Premium Instant, una serie di bustine contenenti preparati già pronti per essere miscelati e gustati insieme a dell’acqua calda.

Nello specifico, ogni confezione contiene 5 bustine e sono disponibili i gusti di Caffè Latte (Starbucks Caffè Latte Premium Instant), Cioccolato (Starbucks Mocha Premium Instant) e Caramello (Starbucks Caramel Latte Premium Instant).

La peculiarità di questo prodotto, oltre al gusto, sta nella consistenza che riesce a dare alla bevanda. Miscelando ogni bustina con 180ml di acqua calda ne verrà fuori una bevanda gustosa e profumata, cremosa e densa al punto giusto.

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