Densa, dolce e cremosa: queste le parole che rappresentano la santissima trinità della più famosa crema spalmabile a base di nocciole. Con le papille gustative che gridano per il piacere a merenda o a colazione, spalmare una cucchiaiata di questa crema su pane tostato, pancake o waffle è ormai uno dei must del mondo dolciario. Prima che diventasse un prodotto di punta in quasi ogni casa, la storia della Nutella parte proprio da una semplice idea che si è concretizzata in decenni di prove ed errori.
Come nasce la Nutella?
Qualche anno prima della seconda guerra mondiale, Pietro Ferrero (un pasticcere di Torino), osservando degli operai gustare pane con formaggio e pomodori, ebbe l’idea di creare una crema dolce da accostare ad alimenti salati. Negli stessi anni, in Piemonte si verificò una sostanziale abbondanza di nocciole e, al contrario, una riduzione del cacao. Pietro si fece così coraggio e si affidò alla sua creatività per iniziare a porre le basi della sua crema al cioccolato. All’inizio degli anni ’20 aveva già avviato la produzione del pastone, una mix di cioccolato e nocciole che è stato successivamente perfezionato.
Quando iniziò la guerra, Pietro chiuse la sua bottega e lasciò Torino per rifugiarsi ad Alba, portando con sé la sua miscela di cioccolato. In quei giorni, trovò un barattolo di burro di cacao e tale scoperta si rivelò l’arma vincente: lo aggiunse infatti alla sua miscela, aprendo così definitivamente la strada alla creazione della Pasta Gianduja, una crema al cioccolato con il 30% di pasta di nocciole. Quando Pietro morì, questo gioiellino passò nelle mani del figlio Michele Ferrero.
Inizialmente Michele decise di chiamarla Supercrema, ma nel 1962 l’Italia approvò una norma che vietava l’uso dei superlativi per marchi e prodotti, costringendo di conseguenza Michele a modificare il nome della sua crema creando così il brevetto della Nutella, dove Nut- sta per noce (dall’inglese) per indicare la presenza di nocciole e cioccolato, mentre -ella (dalla grammatica italiana) aggiunge un tono positivo ad un sostantivo.
Nell’aprile del 1964 i consumatori accolsero con grande entusiasmo il primo vasetto di Nutella, e tutto il resto è storia.
Una crema dall’enorme successo
Da oltre 55 anni Nutella sta conquistando il mondo con circa 365 milioni di chili di crema consumata ogni anno. In un giorno, addirittura, si vende un vasetto di Nutella ogni 2,5 secondi e si consumano più di 70 milioni di nocciole per produzione, con ogni vasetto contenente circa 52 nocciole. Nutella, insieme a Kinder e Ferrero Rocher, ha inoltre annunciato il primo posto come azienda che utilizza la maggior parte delle nocciole di tutto il mondo, con il 25% della produzione mondiale.
Ad oggi possiamo dire che la popolarità della Nutella ha raggiunto ogni angolo del mondo. Il Gruppo Ferrero ha infatti registrato un utile di 928,6 milioni di euro ad agosto 2019, facendo così della famiglia Ferrero la 28a famiglia più ricca del mondo.
Ulteriori elementi che hanno contribuito a rendere così celebre questa crema sono i valori che condivide e la pubblicità elaborata nel corso degli anni. In un articolo sulla BBC, Roberta Sassateli (professore associato di Sociologia Culturale all’Università degli Studi di Milano e autrice di Consumer Culture) afferma che la Nutella personifica il lusso popolare per gli italiani e per il mondo. Il barattolo di vetro presenta infatti una forma convenzionale ma elegante e il tappo in plastica bianca rappresenta convenienza e funzionalità, il che porta ad una percezione di un prodotto accattivante.
Anche se il marketing ha sicuramente contribuito a rendere la Nutella ciò che è ora, è la scienza a confermare il reale motivo per cui le persone siano così attratte dalla Nutella. Il cioccolato, ingrediente della Nutella, contiene triptofano, un amminoacido della serotonina, l’ormone che stabilizza l’umore. Alti livelli di serotonina equivalgono a un’estrema sensazione di felicità e tutto ciò fa della Nutella uno snack da consumare quando si ha davvero bisogno di una carica di vitalità.
World Nutella Day
Sulla scia di questo enorme successo, nel 2007 è stato creato il World Nutella Day. Un vero e proprio omaggio alla crema spalmabile che trova le sue origini nella blogger americana Sara Rosso, originaria della California. Visitò precisamente l’Italia nel 1994 per un viaggio studentesco e rimase particolarmente colpita dalle piccole vaschette di Nutella trovate sul tavolo del suo alloggio. Dopo un solo boccone ne rimase completamente folgorata e nel 2007 ha lanciato questa iniziativa che si ripete ogni anno, precisamente il 5 febbraio.
In quel giorno, tutte le persone da ogni parte del mondo pubblicano foto e storie dedicate alla Nutella, dimostrando così tutto il loro amore e affetto per la crema più densa, dolce e cremosa di sempre.
A partire dal 2017, Nutella ha cercato di aprire dei veri e propri Nutella Cafè con dolci e bevande interamente dedicati a questo marchio. Il primo Cafè è nato tra le strade di Chicago, il secondo invece, nel 2018, a New York.
Chissà se un giorno Nutella Cafè non apra anche qui, dove tutto è iniziato. Intanto l’Italia resta in attesa e, nel dubbio, continua ad assaporare grosse cucchiaiate della crema più amata di sempre.